Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (Desi) ha utilizzato i dati di milioni di galassie e quasar per costruire la più grande mappa 3D dell’universo. Dai risultati di un’analisi condotta combinando le osservazioni dei primi tre anni di Desi con quelle di altri esperimenti, emergono indizi che suggeriscono come l’impatto dell’energia oscura si stia indebolendo nel tempo.
L’articolo riguarda i primi risultati della survey spettroscopica DESI in cui Davide Bianchi, astrofisico alla Statale di Milano e gia` PhD student a Merate molti anni fa (nonché ora associato ad INAF-OABrera), unico italiano nella collaborazione, sta dando dei notevoli contributi.
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