Buongiorno a tutte e tutti,
come ogni anno cogliamo l’occasione delle Feste per ringraziarvi della calorosa partecipazione e presenza alle nostre attività.
Prima di buttarvi a capofitto nella lettura, un avvertimento: dovete arrivare fino in fondo.
Non vi accontentate di “aver capito il senso del primo brano” perché, in un certo senso, è il secondo ad illuminare il primo.
Buona lettura!
“La vita è piena di sofferenza, ma è anche piena di meraviglie: l’azzurro del cielo, la luce del sole, lo sguardo di un bimbo.
Soffrire non basta, dobbiamo anche essere in contatto con le cose stupende della vita, dentro di noi e attorno a noi, ovunque, a ogni istante.
Se non siamo felici, se non siamo in pace, non avremo pace e felicità da dividere con gli altri, nemmeno con coloro che amiamo, con le persone che vivono sotto il nostro stesso tetto.
Se siamo felici, se siamo in pace, possiamo sorridere e sbocciare come un fiore, e la nostra famiglia, tutta la società, trarranno beneficio dalla nostra pace.
C’è bisogno di fare uno sforzo particolare per gioire della bellezza del cielo azzurro? Abbiamo bisogno di qualche pratica per goderne? No, semplicemente ne ricaviamo gioia.
Dovunque ci troviamo, in qualunque momento, possiamo gioire della luce del sole, della compagnia degli altri, della sensazione del nostro respiro. Non abbiamo bisogno di andare in Cina per gioire del cielo azzurro, non dobbiamo viaggiare nel futuro per gioire del nostro respiro.
Siamo così occupati che troviamo a fatica il tempo di guardare le persone che amiamo, anche quando siamo a casa, e di guardare noi stessi. La società è strutturata in modo che, anche quando disponiamo di tempo libero, non sappiamo come impiegarlo per ristabilire il contatto con noi stessi.
Abbiamo milioni di modi per sprecare questo tempo prezioso: accendere il televisore, sollevare la cornetta del telefono, salire in macchina per andare chissà dove. Non siamo abituati a stare con noi, e ci comportiamo come se non ci piacessimo, come se volessimo sfuggirci. […]
Ogni giorno muoiono di fame 40.000 bambini. Le superpotenze dispongono di oltre 50.000 testate nucleari, abbastanza per distruggere l’intero pianeta, e non una volta sola.
Eppure, il sole che sorge è splendido, e la rosa sbocciata stamattina sul muro è un miracolo. La vita è terribile e splendida insieme. Non pensate che occorra assumere un atteggiamento solenne: quello che invece ci serve è sorridere molto.[…]
Se nella vita quotidiana riusciamo a sorridere, se sappiamo essere in pace e felici, non solo voi ma tutti quanti ne avranno beneficio.
Un sorriso vi fa padroni di voi stessi. Se non sappiamo sorridere non ci sarà pace nel mondo.
La pace non si raggiunge organizzando manifestazioni di protesta contro le armi nucleari. La pace del mondo si costruisce sulla nostra capacità di sorridere, respirare ed essere in pace in noi stessi.”
“ESSERE PACE” – Thich Nhat Hanh – monaco buddhista attivista per la pace
“Lo straordinario fenomeno di priming – ossia dell’azione che è influenzata dall’idea – è definito “effetto ideomotorio”.
Se siamo divertiti tendiamo a sorridere, e sorridere tende a farci sentire divertiti.
Prendete una matita e stringetela per qualche secondo tra i denti tenendo la gomma a destra e la punta a sinistra.
Poi stringete tra i denti le estremità con la gomma tenendo la punta dritta davanti a voi.
Probabilmente non vi siete resi conto che la prima di queste azioni vi ha costretto ad assumere un’espressione “sorridente” e la seconda ad assumere un’espressione “accigliata”.
Ad alcuni studenti fu chiesto di giudicare la spiritosità delle vignette di The Far Side di Gary Larson mentre tenevano in bocca la matita.
I soggetti “sorridenti” (senza alcuna consapevolezza di esserlo) trovarono le vignette più divertenti di quelli “accigliati”.
Anche gesti semplici comuni influenzano inconsciamente i nostri pensieri e sentimenti.
In un esperimento i ricercatori dissero ai volontari di ascoltare messaggi con cuffie nuove fiammanti e di muovere ripetutamente la testa per controllare eventuale distorsioni del suono, spiegando che lo scopo era verificare la qualità delle apparecchiature audio.
A metà dei soggetti fu detto di annuire mentre agli altri fu ordinato di scuotere la testa come in segno di diniego. Tutti udirono l’editoriale di un giornalista radiofonico. Quelli che annuivano tendevano ad accettare il messaggio mentre quelli che scuotevano la testa tendevano a rifiutarlo. Nemmeno questa volta c’era consapevolezza; solo la consueta connessione tra un atteggiamento di rifiuto o accettazione e la sua comune espressione fisica.”
“PENSIERI LENTI E VELOCI” – Daniel Kahneman – Psicologo, vincitore del Premio Nobel per l’economia.
Speriamo che queste righe e qualche scorcio di cielo stellato vi aiutino a trascorrere le prossime festività in serenità e Pace.
If you just… SMILE
Nat King Cole – Pianista, cantante, attore statunitense.
Ufficio POE
INAF – Osservatorio Astronomico di Brera
