SOXS@NTT

SOXS@NTT

Son Of XShooter – Uno spettrografo per NTT

BREVE DESCRIZIONE

SOXS è uno spettrografo (cioè uno strumento che divide la luce nei suoi colori) ad ampia banda, dall’ultravioletto (UV) al vicino infrarosso (NIR). È stato selezionato nel 2015 dall’ESO (European Southern Observatory, l’ente europeo per l’astronomia nell’emisfero sud) per essere montato al telescopio NTT in Cile. SOXS viene costruito da un consorzio internazionale guidato dall’INAF (50%) con diversi partner internazionali (Israele, Regno Unito, Finlandia, Cile e Danimarca).

SOXS permetterà di seguire sorgenti transienti e variabili del cielo fornendo un partner spettroscopico chiave e diventando il principale strumento di follow-up per questi fenomeni nell’emisfero sud.

Gli eventi transienti durano solo per un limitato periodo di tempo. Il ritmo con cui vengono scoperti questi fenomeni continua ad aumentare a causa di telescopi sempre più potenti.  È quindi di fondamentale importanza che i transienti, una volta scoperti, siano rapidamente puntati e seguiti entro minuti o ore da telescopi ottici dedicati. Progettato per vedere nelle lunghezze d’onda ottiche e del vicino infrarosso, SOXS sarà in grado di raggiungere questo obiettivo.

SOXS, installato sull’NTT, seguirà diversi transienti che comprendono tutte le scale di distanza e i rami dell’astronomia, inclusi allarmi rapidi (fast alert come GRB e onde gravitazionali), allarmi a medio termine (come supernovae e transienti X), ed eventi a tempo fisso (come il passaggio ravvicinato di un pianeta minore o di un asteroide). Avrà anche la possibilità di osservare i transiti degli esopianeti, i nuclei galattici attivi e i blazar, gli eventi di perturbazione mareali, i lampi radio veloci e altro ancora!

Negli ultimi anni poi, le indagini ottiche hanno scoperto nuove classi di supernovae e fenomeni transienti rari. SOXS ci aiuterà ad approfondire la nostra conoscenza di questi nuovi transienti. Studieremo in dettaglio la distruzione delle stelle da parte dei buchi neri supermassicci e cercheremo di individuare le controparti delle sorgenti di onde gravitazionali o dei lampi di raggi gamma (GRB) nell’Universo vicino fino ai suoi confini quando l’Universo aveva solo diverse centinaia di milioni di anni.

Ma come funziona SOXS?
Lo strumento separa la luce bianca in arrivo in uno spettro, dove la posizione sul rilevatore corrisponde ad una determinata lunghezza d’onda. La presenza di righe di emissione e di assorbimento – che appaiono come linee luminose o scure nello spettro, rispettivamente  – è un chiaro indicatore di elementi specifici, che ci consente di studiare la composizione chimica e lo spostamento verso il blu (avvicinamento) o il rosso (allontanamento) della sorgente. Per le fonti cosmologiche – cioè le fonti esterne alla nostra galassia – questo ci permette di determinare quanto sono lontane.

RUOLO DELL’OSSERVATORIO

L’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera è il centro nevralgico del progetto. Nella nostra camera pulita abbiamo integrato il ramo infrarosso di SOXS.
Abbiamo quasi terminato di sviluppare il software per generare la schedula osservativa notte per notte in modo da poter agire in modo dinamico e automatico ai nuovi transienti, e stiamo contribuendo alla scrittura del software di riduzione dei dati.
Quando entreremo in fase operativa, l’osservatorio sarà il fulcro delle operazioni dello strumento.

Come ricompensa per la costruzione dello strumento, ESO darà al Consorzio SOXS 180 notti osservative all’anno per 5 anni (900 notti). Questo tempo garantito verrà usato dal Consorzio interamente per lo studio delle sorgenti transienti e variabili del cielo.

Oltre a costruire lo strumento, il Consorzio dovrà gestire anche le operazioni del telescopio NTT. Questo significa che ogni notte il Consorzio dovrà dire al telescopio cosa osservare, unendo in modo dinamico le sorgenti che vuole osservare SOXS e le sorgenti che vengono dal restante tempo ESO. Il programma del SOXS sarà flessibile e aggiornato quotidianamente per rispondere ai fast alert, con gli scienziati sempre pronti (24 ore al giorno 7 giorni a settimana) a rispondere ai nuovi transienti.

È un grande impegno e responsabilità, ma è anche una grande opportunità per gestire al meglio e in modo immediato le nuove sfide che il cielo ci potrà proporre.

Al momento (Giugno 2024), SOXS è completamente montato nei laboratori INAF di Padova e ha iniziato l’accettazione preliminare da parte di ESO. 

Si prevede che SOXS vedrà la prima luce all’inizio del 2025.

PERSONALE OSSERVATORIO COINVOLTO

Sergio Campana – Principal Investigator – sergio.campana AT inaf.it
Paolo D’Avanzo – Instrument Scientist – paolo.davanzo AT inaf.it
Matteo Aliverti – Mechanics WP Manager – matteo.aliverti AT inaf.it
Matteo Genoni – Instrument Model WP Manager – matteo.genoni AT inaf.it
Marco Landoni – Scheduler WP Manager – marco.landoni AT inaf.it

TIMELINE

2015 – 2030

WEBSITE

SOXS

CONTATTI

Sergio Campana – sergio.campana AT inaf.it

CREDITI

Contenuti pagina web – luglio 2024: S. Campana